domenica 31 maggio 2015

DODICESIMA PUNTATA : CAVOLI !

Buongiorno Ortolandi ! Ieri pomeriggio abbiamo fatto un altro bancale per alloggiare le prime Crocifere ( tutte le specie di Cavoli, nella fattispecie noi abbiamo messo cavolo cappuccio bianco e rosso) in consociazione con la camomilla perché la sua vicinanza influisce sul sapore dei cavoli. 

Poi abbiamo trapiantato altre piante, alcune donateci da Spazio Ireos, sono servite ad abbellire la festa del Centro Aggregativo Multifunzionale di Milano nella zona 3 e dopo le sale affollate e festaiole, hanno trovato una location consona alla loro esistenza.

Un Rhyncospermum Jasminoides, comunemente chiamato falso gelsomino, che languiva ormai da dieci anni in un vaso sul mio balcone, ha trovato posto lungo la recinzione che ci separa dal campo di calcio.


I nostri falegnami hanno ottimizzato e razionalizzato gli spazi nella casetta per alloggiare attrezzi vari e dopo la raccolta dell’insalata abbiamo osservato e deciso il da farsi sulle erbe spontanee che stanno prendendo piede all’interno dei nostri bancali, nonostante la copertura di paglia.


Riporto uno stralcio di Emilia Hazelip :” una copertura di erbe è benefica:questo metodo comprende la coltivazione con copertura permanente e concimazione con piante da sovescio e ora utilizzo uno strato superficiale di trifoglio, quando le erbe diventano un problema, è più saggio rimuoverle attraverso altre piante , anziché sradicarle a mano”.


Per tanto quest’anno ci limiteremo a tenerle controllate, tagliandole basse per fare in modo che non diventino preponderanti sulle altre, ma lasciando la radice. E’ vero, torneranno a crescere ma arricchiranno il terreno con le loro radici che una volta morte produrranno “essudato radicale” indispensabile per il nutrimento naturale del nostro orto.
Ricordo a tutti che siamo un orto didattico e sperimentale, non esiste una regola matematica e perfetta, possiamo solo sperimentare e trarre indicazioni preziose per le stagioni a venire, sulla base dell’osservazione di quanto accade. L’anno prossimo potremmo scegliere insieme di seminare sui bancali trifoglio oppure orzo per arginare le piante spontanee.


In ogni caso il tripudio di colori e di fiori delle nostre verzure è sotto gli occhi di tutti, i nostri alberi da frutta invece presentano qualche problema, forse dovuto al trapianto in un periodo non proprio consono o forse alla povertà del terreno, una pianta che viene attaccata da un parassita o da una micosi è una pianta che di per se è debole e ha le difese abbassate. Su come procedere ci stiamo ancora ragionando, cercando il prodotto giusto nella gamma di ciò che ci mette a disposizione madre natura. Nel caso adotteremo la poltiglia bordolese ma solo in autunno e francamente spero di non dover arrivare a tanto, poiché anche se ammessa in agricoltura biologica sempre di rame e calce parliamo e tutto poi si riversa nel terreno. In tanto continuiamo con i fiori di Bach che ci ha regalato Eliana.

Alla fine di questo caldo e appassionante pomeriggio ci siamo goduti un momento di relax e chiacchiere intorno al tavolo, ci siamo accorti della pace che trasmette questa piccola oasi, di come la natura sia indispensabile per riequilibrare i nostri umori…i nostri ritmi.
Abbiamo sfogliato insieme la “Gazzetta dell’Adda” dove è comparso il nostro articolo, che posso postare solo a metà per la tutela della riservatezza editoriale….ma Grazie a Laura Spinelli nostra ormai affezionata giornalista.


Pensavamo in virtù della stagione calda che ci attende di posticipare un po’ l’orario di arrivo e prolungare il pomeriggio verso le ore più fresche …. Concludendo la serata con una pizzata magari !
Stiamo anche continuando a ragionare sul pergolato, ipotesi, costi, materiali……il fisico si rilassa nel tramonto estivo, ma le menti diaboliche che il destino ha ribattezzato come “Ortolandi” lavorano incessantemente ….....Ahhhhh se lavoranoooo !!!!







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